Ilrestodelcarlino.it Parità di genere nelle aziende L'impegno della Philip Morris

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Tittarelli: "Il trenta per cento del nostro personale è composto da donne. Nessuna differenza di salario" Philip Morris Italia. in campo per parità di genere, inclusione e sviluppo Parità di genere, inclusione e sviluppo delle competenze Stem (acronimo inglese che sta per Science, technology, engineering and mathematics), ossia nelle discipline scientifico-tecnologiche (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Questo il messaggio lanciato da Philip Morris Italia ieri pomeriggio con una tavola rotonda, organizzata con Women at Business, sul tema "La parità di genere come motore per l’innovazione. La sfida delle competenze Stem", che si è svolta nel Philip Morris Institute for Manufacturing Competences di Crespellano-Valsamoggia, nel nuovo centro di formazione nel settore manifatturiero per giovani e donne. Condotta da Andrea Biondi di Sole 24 Ore, vi hanno partecipato Anna Carmassi, Advisory Board Leader di Steamiamoci, Francesca Bergamini, dirigente della Regione, Gianluca Tittarelli, Director People & Colture della Philip Morris, Tiziana Ferrari, direttore generale di Confindustria Emilia, e Azzurra Rinaldi, direttrice della School of Gender Economics all’Università Sapienza. "Dal 2020 – ha rivelato Gianluca Tittarelli – nella nostra azienda è stato certificato un equo trattamento di salario che non crea differenze di genere. Il 30 per cento del nostro personale è fatto di donne e il 34 per cento è in posizioni direzionali. Per noi non ci sono disparità di genere tra i talenti". "Nel 2002 – ha ricordato Azzurra Rinaldi – ci si era posto l’obiettivo del 60 per cento dell’occupazione femminile entro il 2010. Nel 2022 abbiamo superato appena la soglia del 50 per cento e non è vero che le Stem non sono roba da donne!". "A Bologna – ha fatto notare Tiziana Ferrari – abbiamo promosso il Liceo Steam International e con la Fondazione Golinelli due anni fa è nato il progetto Masterclass for Steam per gli insegnanti delle superiori". "Nella nostra Regione – ha sostenuto Francesca Bergamini – abbiamo creato servizi avanzati per contrastare gli stereotipi di genere nelle scelte formative". E Anna Carmassi di Steamiamoci ha così concluso: "Spingiamo sempre più le aziende ad andare a raccontarsi nelle scuole per superare nel concreto le diversità di genere". Nicodemo Mele

 

 

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