Stem Women Congress Italia: il racconto della prima edizione a Milano
Martedì 28 maggio, presso il laboratorio sperimentale BASE Milano, abbiamo partecipato al debutto della 1° edizione italiana dello Stem Women Congress. Si tratta di un evento dal format internazionale che ha l’obiettivo di colmare il gender gap nelle discipline STEM, promuovendo il talento femminile per accelerare l’inclusione delle donne nel mondo accademico e professionale in campo scientifico e tecnologico.
Il format, nato a Barcellona nel 2019 su iniziativa della Stem Women Association, vede il coinvolgimento attivo di aziende, istituzioni, scuole e associazioni di categoria per dar vita a un dibattito costruttivo e coinvolgente.
L’evento è stato portato per la prima volta nel nostro Paese da Orange Media Group, network di comunicazione indipendente, in collaborazione con Women at Business, innovativa piattaforma di matching professionale tra donne e aziende e FMA Hub, agenzia specializzata negli eventi.
A credere fortemente in questo congresso sono stati il Patto per il Lavoro, insieme al W7 le donne del G7 e il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, che lo hanno patrocinato.
“Da grande sarò me stessa”
Questo il claim della campagna di comunicazione per promuovere l’evento, messo al centro di tutti gli interventi che si sono susseguiti nel corso della giornata. L’idea è di raccontare alle ragazze che possono fare qualsiasi professione seguendo le loro passioni, facendosi ispirare anche da altre donne che prima di loro hanno fatto una scelta STEM, ribadendo allo stesso tempo che i lavori da maschio non esistono.
La giornata si è articolata su un’alternanza di speech e panel di grandi aziende, che hanno portato sul palco i loro progetti a supporto delle competenze STEM, per promuovere una presenza sempre più forte delle donne in queste professioni. Le protagoniste principali sono state le role model femminili che hanno raccontato la propria esperienza come donne STEM per ispirare e incoraggiare sempre più ragazze a intraprendere un percorso accademico e professionale in questo campo.
L’impegno del Comune di Milano per promuovere il talento femminile nell’area STEM
Ad aprire la prima edizione in Italia, è stata Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e alle Politiche del Lavoro del Comune di Milano, che ha sottolineato l’importanza di organizzare momenti di incontro come lo STEM Women Congress per ascoltare le esperienze femminili che possono essere d’ispirazione per tante giovani ragazze.
Immagine 1 – Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e alle Politiche del Lavoro del Comune di Milano
L’Assessora ha presentato le iniziative adottate dal Comune di Milano insieme al Patto per il Lavoro, il grande piano sottoscritto 3 anni fa tra i protagonisti del mondo del lavoro e della formazione della città, per promuovere opportunità di crescita professionale, colmare il mismatch tra domanda e offerta e favorirne l’empowerment femminile.
Con il progetto Mentorship Milano, arrivato alla seconda edizione ed esteso alle ragazze dai 18 ai 30 anni residenti o domiciliate nel comune di Milano o nell’hinterland, le giovani hanno la possibilità di incontrare delle donne mentor che hanno già avuto quel percorso di carriera a cui loro ambiscono. L’efficacia del progetto è stata testata con 86% delle ragazze che hanno affermato di aver scoperto delle competenze che non pensavano di avere e che possono giocare nel contesto lavorativo, mentre il 30% ha riscoperto sicurezza in sé stessa. L’obiettivo di questo progetto è favorire l’empowerment femminile, trasmettere il messaggio che ognuno può ambire a diventare chi vuole essere, “puoi fare te stessa da grande” ha ribadito l’Assessora.
Altro progetto è Osserva Lavoro Milano, aperto a ragazze e ragazzi, che hanno l’opportunità di affiancare manager o professionisti che fanno esattamente la professione per cui i giovani stanno studiando.
L’Assessora ha concluso sottolineando l’importanza centrale delle istituzioni nel promuovere progetti che favoriscano il cambiamento culturale e la necessità di organizzare degli orientamenti all’interno delle scuole per portare le testimonianze di role model femminili nelle discipline STEM affinché si trasmetta il messaggio, sin dalle scuole dell’infanzia, che chiunque con talento e passione può essere chi vuole.
Uno sguardo ai dati nel campo STEM
Secondo lo studio Focus Gender Gap 2023 condotto da Almalaurea, le donne che hanno conseguito una laurea STEM sono il 40,9% a fronte del 59,1% degli uomini.
Il recente Rapporto BES (Benessere equo e sostenibile) di Istat evidenzia che le ragazze italiane tra i 20 e i 29 anni che hanno conseguito un titolo universitario STEM sono 14,3 su 1000 rispetto ai 21 coetanei maschi.
L’origine degli stereotipi culturali in ambito STEM
Barbara Toci, Research Executive – Public Affairs Ipsos, ha avviato un momento di riflessione illustrando come sia necessario un forte cambiamento culturale affinchè sempre più bambine e ragazze possano avere accesso a studi, formazione e carriera negli ambiti STEM. Mutamento che pone le basi nel cambiamento della mentalità delle ragazze sin dai primi anni della scuola dell’infanzia.
Immagine 2 – Barbara Toci, Research Executive – Public Affairs Ipsos
Toci ha spiegato come le nostre scelte in termini di percorso di studi non maturino nel momento in cui facciamo effettivamente quella scelta ma inizino a sedimentarsi già dall’infanzia.
In questo scenario, i genitori svolgono un ruolo fondamentale: per 6 ragazze delle scuole medie su 10, i propri genitori hanno una forte influenza sulle scelte che loro faranno per il proprio futuro.
Il contesto sociale e familiare in cui andiamo a vivere influenza anche come ci percepiamo. Infatti, già a 12/13 anni inizia ad affermarsi lo stereotipo e una polarizzazione, con i ragazzi che si sentono più bravi nelle materie tecnico-scientifiche, e che sperano di trovare un lavoro in questo ambito e le ragazze che già si stanno focalizzando su lavori in ambito umanistico o in ambito di cura e caregiving.
Questo va a influire sul percorso di scelta di scuola secondaria e impatta di conseguenza anche sul percorso universitario scelto, dove troviamo una forte presenza maschile, se non unanime, nei corsi di laurea STEM e le donne focalizzate prevalentemente negli ambiti umanistici, caregiving, artistici, linguistici e psicologici.
Ad accentuare il gender gap in queste discipline contribuisce l’immaginario collettivo, nei film e nelle serie tv italiane, quando si parla di insegnamento, care giving, cura casa e famiglia, gli italiani li associano a un interprete di sesso femminile. I professionisti in ambito economico, legale, cariche istituzionali, gli italiani li associano a protagonisti di sesso maschile.
Role model femminili con una carriera STEM
Sul palco dello STEM Women Congress Italia hanno avuto grande visibilità role model femminili della scienza e della tecnologia, che hanno raccontato il loro percorso nel mondo STEM, per ispirare e incoraggiare sempre più ragazze ad avvicinarsi a queste discipline, superando le sfide e il diffuso scetticismo negli ambienti professionali a prevalenza maschile.
Immagine 3 – Francesca Meriggi, Group Chief Information Officer di Engineering
Come Francesca Meriggi, che ha raccontato come la sua passione prima per la matematica, e poi per la tecnologia l’hanno portata a diventare Group Chief Information Officer di Engineering. Nonostante lo scetticismo inziale dei suoi genitori, preoccupati che una laurea in matematica l’avrebbe portata a fare solo l’insegnante, Francesca ha ricevuto sempre il loro supporto.
Un’altra voce ispiratrice è stata quella di Federica Di Lorenzo, Responsabile Immobili Strutture Direzione Manutenzione Rotabili e Ingegnerie ATM, che ha raccontato le iniziali difficoltà riscontrate nella sua professione lavorativa come donna ingegnera. In un ambiente a prevalenza maschile, la sua voce aveva una minor importanza rispetto alle voci dei suoi colleghi maschi. In questi momenti difficili, Federica racconta di essersi rivolta a colleghi uomini per essere supportata perché crede che per superare le battaglie di genere non serva solo fare rete tra donne ma che sia anche necessario creare consapevolezza tra gli uomini. Queste esperienze negative non hanno fermato Federica dal diventare chi voleva essere. L’ingegnera di ATM ha concluso il suo intervento rivolgendosi alle ragazze che vogliono intraprendere un percorso STEM: “le materie scientifiche creano autonomia, indipendenza e consapevolezza del mondo in cui viviamo”.
I progetti di D&I delle aziende: dal telling al doing
ATM, la nota azienda di trasporti milanesi, ha presentato il percorso #non fa differenza: sfide per una nuova cultura del lavoro. Attraverso una campagna istituzionale, ATM mira a comunicare che la diversità rende ogni persona unica.
Immagine 4 – da sinistra Patrizia Samoggia, AFC Director ATM, Federica di Lorenzo, Responsabile Immobili Strutture Direzione Manutenzione Rotabili e Ingegnerie ATM
Nell’immaginario collettivo, l’azienda viene considerata ancora a prevalenza maschile, è così che ATM ha sviluppato delle campagne per evidenziare la crescente presenza femminile all’interno dei trasporti milanesi, da chi guida un tram o una metro a chi ricopre il ruolo di ingegnera.
Teresa Napolitano, HR Director di Focaccia Group Automotive, azienda leader nella progettazione e realizzazione di componenti e allestimenti per auto, moto e veicoli finalizzati al trasporto delle persone, ha illustrato i limiti del settore con l’intervento “Superare le barriere – Immaginando il futuro”. Nel settore metalmeccanico, la percentuale di donne occupate è oggi di circa il 20%, e Napolitano ha raccontato come oggi il suo brand favorisca l’occupazione e la presenza femminile (attualmente al 40%) e l’affermazione nel mondo del lavoro con azioni concrete, presentando due progetti per promuovere l’inclusione e la parità di genere all’interno dell’organizzazione:
a) Talent Garden è un progetto che ha lo scopo di individuare le risorse più talentuose e costruire poi dei percorsi di formazione personalizzati che favoriscono un percorso di crescita della risorsa all’interno dell’azienda. in questo progetto, la diversità non solo viene riconosciuta ma viene integrata all’interno delle politiche aziendali. L’HR ha infatti spiegato che questo progetto prevede la formazione di gruppi di lavoro, che sono eterogenei e dall’interazione del gruppo emergono le caratteristiche proprie della leadership femminile.
b) Pari Opportunità, progetto che porta avanti la parità di genere attraverso dei percorsi di inserimento equi ed equilibrati dove vengono misurate le competenze delle persone, affiancati da percorsi di mentorship.
Innovare l’insegnamento delle materie STEM
L’abbattimento della disparità di genere nelle discipline STEM passa anche attraverso le modalità di divulgazione e di educazione di queste materie, per superare i bias culturali e per far incuriosire e appassionare i giovani. Partendo da questa vision/mission, a fine 2022, IMCD Group, leader globale nella formulazione e vendita di specialità chimiche e ingredienti, insieme a BDC School, scuola internazionale bilingue, hanno dato vita a IMCD Stem Lab per appassionare e avvicinare i più piccoli al mondo STEM attraverso la sperimentazione e il gioco, contribuendo a colmare il gender gap in queste discipline a prevalenza maschile.
Immagine 5 – Laura Russo, Business Development Manager, Sviluppo area “Sistema Scuola Impresa” & Orientamento ELIS
Per cambiare la narrativa culturale che ruota intorno alle discipline STEM, è necessaria anche una trasformazione della scuola. È così che Laura Russo, Business Development Manager, Sviluppo area “Sistema Scuola Impresa” & Orientamento ELIS, ha presentato al pubblico dello STEM Women Congress il caso del Liceo TRED, che dimostra come una formazione di qualità che inizi dai docenti sia il primo passo per rendere reale il cambiamento.
Workshop, approfondimenti, incontri con le aziende, interdisciplinarità in 27 Licei d’Italia. 986 studenti e 400 docenti stanno costruendo un nuovo modello di scuola che sviluppa le competenze della Transizione Ecologica e Digitale, grazie al contributo di 28 imprese e 4 università.
Divulgare la fisica in modo semplice e coinvolgente
Guest star d’eccezione Gabriella Greison, che si definisce “La Rock Star della Fisica e l’amato Prof Vincenzo Schettini di “La fisica che ci piace” che con le sue lezioni appassiona sempre più ragazze e ragazzi al mondo della fisica.
Immagine 6 – Gabriella Greison e Vincenzo Schettini
La prima ha raccontato la storia di Leona Wooods Marshall Libby, fisica statunitense che contribuì a costruire la prima bomba atomica. Dal racconto si evince come spesso la narrativa di donne che hanno avuto successo sia marginale, se non assente. Tant’è vero che nel celebre film Oppenheimer, la donna non viene citata.
Il prof Vincenzo Schettini, ha ribadito la necessità di “far giocare i bambini con la fisica”. È proprio con il suo ultimo progetto “la fisica che ci piace kids”, che il professore sta appassionando tanti bambini e bambine. L’insegnamento delle materie STEM sin dalla scuola dell’infanzia permette di far avvicinare le bambine a queste discipline senza timori e pregiudizi.
Considerazioni conclusive
Tra uno speech e l’altro, un panel particolare è stato dedicato al tema dell’AI, con protagonisti i big player come Engineering, Soldo, Volvo e IBM, che si sono confrontati sulle opportunità e minacce che questa nuova tecnologia presenta, tra gestione del rischio di bias e discriminazione nei sistemi AI.
Momenti di riflessione e dialogo come lo STEM Women Congress sono fondamentali per superare gli stereotipi culturali che per troppo tempo hanno considerato le ragazze meno portate per le materie tecnico-scientifiche. Il Congresso rappresenta quindi uno strumento concreto per costruire un futuro inclusivo e che favorisca la parità di genere nei settori STEM.
Laura Basili, founder di Women at Business insieme a Ilaria Cecchini, ha dato appuntamento al prossimo STEM Women Congress al 2025, con la speranza di avere una doppia tappa italiana. Basili, come ripetuto più volte nel corso del Congress, ha aggiunto che ci sarà sempre più richiesta di figure professionali nell’area STEM, perchè oggi, a differenza del passato, tutte le aziende leader nei settori di appartenenza basano il proprio successo sulla matematica, la fisica e l’ingegneria per sviluppare prodotti e servizi innovativi.
Il nostro Osservatorio, da tempo interessato anche ai temi della parità di genere, continuerà a seguire gli sviluppi e i progetti dedicati.
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Si ringrazia Sara Quaranta per aver collaborato alla stesura e alla realizzazione di questo paper.